Come seminare le piante grasse e succulente

La semina delle piante grasse


Come per la maggior parte delle piante, a meno che non si disponga di un germinatoio con luci artificiali, la semina delle succulente all'esterno può essere fatta solo in un determinato periodo dell'anno, in primavera, in modo da garantire una sufficiente crescita prima dell'inverno successivo.

La semina delle piante grasse è il primo argomento che ho trattato nel blog e quello più completo, consiglio quindi di leggere attentamente i prolissi ma esaustivi post in proposito direttamente nel blog.

Per iniziare bisogna avere i semi, che si trovano facilmente in vendita in mix ed in grande quantità a prezzo bassissimo nelle comuni bustine di semi onnipresenti nei supermercati, ipermercati, vivai ecc.

Altrimenti raccogliere i semi dalle proprie piante, o spesso su piante appena comprate ci sono frutti in maturazione o fiori impollinati; infine, online si trova qualsiasi tipo di seme si voglia coltivare, ma sconsiglio di comprare online i semi la prima volta che si prova!

Le basi per una buona semina sono igiene, umidità alta, luce e calore; luce e calore non sono un problema se si semina in primavera o in un germinatoio, riguardo all'igiene, tenere presente che non è mai troppa, è meglio disinfettare i semi prima della semina, lasciandoli a mollo qualche minuto in una tazzina da caffè con qualche goccia di ipoclorito di sodio (candeggina o varechina, sono la stessa cosa) si sa che il cloro e l'ossigeno disinfettano. Dopo sciacquarli bene più volte e appoggiarli sulla composta senza coprirli.

La composta deve essere la stessa che si usa per le piante adulte solo formata da materiali più fini, quindi si deve usare un 50% in volume di terra (terriccio per gerani o terra di campo) evitando di utilizzare torba se non in piccole percentuali, e 50% o più di inerti a granulometria fine compresa tra 2 e 4 mm, questi potranno essere come per le piante adulte, pomice, lapillo, vermiculite ecc, il lapillo in questo caso è sempre da preferire. Per evitare un eccessiva crescita di alghe, muffe o per evitare di allevare insetti o piante non volute, preferisco sterilizzare o almeno bollire la composta prima della semina. Inoltre è bene utilizzare come prima acqua di innaffitura un acqua distillata e possibilmente facendola bollire prima.

I contenitori di semina da preferire sono di plastica, quadrati o rettangolari, alti circa 7-8 cm. Si pone sul fondo uno strato drenante a granulometria grossa e poi si riempie di composta sino al bordo superiore, si compatta leggermente in modo anche da spianare la superficie facendo in modo che prima della semina rimanga 1-2 cm tra bordo del vaso e superficie della composta.

Ora si appoggiano i contenitori di semina in una bacinella con l'acqua e quando questa è arrivata in superficie si lasciano sgocciolare qualche minuto, si semina e subito si mettono i contenitori in una busta trasparente, chiudendola con un elastico o fil di ferro, anche le bustine per freezer vanno bene, ma meglio se completamente trasparente, oppure si copre ogni singolo contenitore con un foglio di pellicola trasparente facendo in modo che aderisca perfettamente ai bordi. tecnica più comoda che sto usando nelle ultime semine consiste nel mettere i vasetti in box di plastica largo e basso con coperchio trasparente o con un unico foglio di pellicola trasparente.

Questo garantirà l'altra cosa basilare per una corretta germinazione dei semi, l'alto tasso di umidità!

E' consigliabile utilizzare per bagnare la composta almeno questa prima volta una soluzione di fungicida e insetticida in modo da evitare gli altrimenti frequenti problemi dovuti a muffe e insetti affascinati dai teneri bocconcini che state coltivando.

A questo punto non resta che dimenticarsi delle semine, dopo i primi 3-4 giorni generalmente iniziano a germinare i primi semi, in base alla specie di pianta seminata possono passare due max 3 settimane, ma dopo un mese tutti i semi vitali saranno germinati.

Dicevo di dimenticarsi delle semine, perchè almeno per il primo mese di vita, non necessitano di altro e aprire la busta o peggio smuovere la composta o toccare i contenitori, potrebbe causare danni, eventualmente limitarsi a controllare settimanalmente in modo discreto, ma se si è lavorato in modo pulito, fornendo luce e calore (circa 20-25°) non si avranno problemi.

Dopo che la maggior parte delle piante mostra le prime spine, quindi circa dopo un mese dalla semina, si può scoprire il contenitore, sino ad allora non sarà necessario aggiungere altra acqua, quella somministrata il giorno della semina, non sarà potuta evaporare perchè i contenitori sono nel sacchetto o sotto pellicola.

Da quando si sono scoperte le semine è bene controllarle giornalmente, anche più volte al giorno per controllare che non si formino troppe alghe, in caso rimuoverle manualmente o bagnarle con qualche goccia di soluzione a base di rame, controllare anche che nell'aria non svolazzino minuscoli moschini, che hanno la cattiva abitudine di deporre le uova in terreni, preferibilmente torbosi e umidi, le cui larve si divertiranno come pazze a svuotare dall'interno i teneri semenzali, in caso di moschini volanti, somministrare preventivamente insetticida a tutte le semine.

Ora siamo nei primi mesi dalla semina, sino ad oggi abbiamo tenuto la composta sempre leggermente umida immergendo i contenitori in bacinella con acqua sino a che la superficie non appare bagnata, possiamo iniziare a lasciar asciugare la composta un pò di più ossia sino a che non appare secca al tatto, anche se piccoli i minicactus già dai primi mesi sono resistenti alla siccità e se eccessiva si mostreranno un pò sciupati, cercare di non arrivare a questo, ma non tenerli sempre zuppi...

Volendo si può aggiungere un pò di concime per cactacee molto diluito rispetto all'etichetta con le successive innaffiature.

Dopo circa un anno, o prima o dopo, in base al tipo di pianta seminata, i semenzali staranno troppo stretti nel contenitore di semina, si potranno quindi ripicchettare (trapiantare) in un contenitore più grande o direttamente in singoli piccoli vasetti o preferibilmente in contenitori alveolari tipo quelli in cui vengono vendute le piantine da orto, questi in genere sono piccoli, ma profondi.

La primavera successiva si possono mettere all'aperto se cresciuti in germinatoio, senza però metterli al sole diretto, sempre con una buona luminosità, ma schermando i raggi solari, ricordandosi di annaffiarli più spesso delle piante adulte, specialmente in estate... questo per garantire una crescita più veloce, ma altrimenti potete anche bagnarli una volta al mese, ormai, come per le piante adulte, non soffriranno la siccità più di tanto.
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