Scilla violacea - Ledebouria socialis

La Scilla violacea è oScilla violacea - Ledebouria socialis (10a1)riginaria del Sud Africa.

Ha caratteristiche foglie leopardate, gommose, vellutate al tatto, ma non carnose come quelle delle succulente. La superficie esterna dei bulbi e la prima parte della pagina inferiore delle foglie è viola/bordeaux.


Scilla violacea - Ledebouria socialis - fiore (4a1s) I fiori possono sembrare insignificanti, sono piccoli, raggruppati in pannocchie di 20-40; sono verdi e bianchi, ma hanno caratteristici filamenti che a metà della loro lunghezza diventano di netto viola brillante, questo rende i suoi piccoli fiori molto belli se visti da vicino [filamento + antera = Stame (portatore di polline)]

La maggior parte degli autori classifica la Scilla violacea nella famiglia delle Liliaceae.
Rientra tra le piante grasse, come queste, per una buona coltivazione esige un terreno ben drenato, va tenuta a mezz'ombra o comunque non al sole diretto.
Scilla violacea - Ledebouria socialis (9a1) Se per la maggior parte delle piante grasse la richiesta d'acqua è scarsa o quasi nulla, la Scilla violacea deve essere bagnata regolarmente, facendo sempre attenzione a non lasciare il terreno zuppo per molti giorni consecutivi (per questo motivo il terreno deve essere drenante come quello per le succulente), le sue riserve d'acqua sono i bulbi e in inverno si possono interrompere le annaffiature, e bagnare poco ogni 2/3 settimane; se il clima è particolarmente rigido, la pianta perde le foglie, quindi è necessario sospendere completamente le annaffiature sino a che non mostra di aver ripreso la fase vegetativa.

Scilla violacea - Ledebouria socialis - fiore (2a1) Può essere cresciuta come pianta grassa d'appartamento (in questo caso bagnare anche d'inverno, quando il terreno superficiale si asciuga). Gradisce una buona umidità nell'aria quindi va coltivata vicino a piante a foglia larga che creano un microabiente umido e/o appoggiando il vaso in un capiente sottovaso pieno d'acqua dopo aver distribuito un alto strato di materiale drenante sul fondo del vaso, evitando così di far rimanere zuppa la terra in cui la Scilla violacea ha le radici, ma garantendo una buona umidità nell'aria intorno alle foglie.

La pianta non si sviluppa molto in altezza, raggiunge al max 20cm, ma sviluppa molti bulbi laterali, che possono essere staccati e ripiantati generando nuove piante; non ho informazioni sulla riproduzione per seme.

A lungo andare crea folti gruppetti, che al centro e sud Italia possono essere piantati in piena terra regalando un tocco esotico al giardino.

Altre foto della pianta cresciuta dopo essere stata rinvasata.

All'estero è molto conosciuta con il nome latino Ledebouria socialis, ma viene usualmente chiamata Silver Squill o Silver Leopards, in Italia il nome più usato è Scilla violacea.




4 commenti:

CarloFelix ha detto...

finalmente adesso so il suo nome!!!
la mia una volta era bella folta! un vasetto strapieno di bulbetti, ma un giorno iniziarono a deperire uno dopo l'altro. adesso me ne saranno rimasti 3 o 4 in tutto. provo a rinvasarla come consigli e spero si riprenda ;-)

bel blog! complimenti

Stranepiante ha detto...

ciao, i bulbetti staccati e ripiantati hanno preso bene, in primavera gli ho portati all'esterno ed hanno continuato a crescere, poi gli ho regalati.
vedrai che avrai successo!
grazie
ciaociao

Carla ha detto...

Ho due o tre vasetti di ledeburia socialis, e ho notato che ogni fiorellino produce un microscopico frutticino verde chiaro. Nel frutticino c'è un unico seme nero lucente e abbastanza grande, anche 2 mm di diametro. Non so se è autofertile o il fatto che io abbia più piante favorisce l'impollinazione con gli insetti, fatto sta che li ho seminati col metodo del sacchetto e sono nati! grazie per il tuo blog che consulto spesso,
Carla

Stranepiante ha detto...

ciao Carla, mi fa piacere che trovi utile il blog. sinceramente non so se è autofertile o no, ma credo che non lo sia perchè a me ha fatto i semi solo una volta 2 anni dopo l'acquisto, e poi non li ha più fatti, ho ipotizzato quindi che dato che all'acquisto c'erano diversi bulbi nel vasetto solo uno derivase da un'altra pianta nata da seme, mentre gli altri erano tutti derivati da una stessa pianta e poi gli anni successivi il bulbo geneticamente diverso è morto e quindi non ho più avuto semi... questa è solo l'idea che mi sono fatto... magari è solo un caso... trall'altro aveva prodotto solo due frutticini.. grazie ciaociao

Articoli della stessa categoria: